Avrebbero preteso la cessione di un terreno come compenso di un debito per motivi legati alla droga. È con l’accusa di ”Tentata Estorsione” che scattano le manette per i quarantenni canicattinesi Michele Amato e Antonino Chiazza, volti già noti alle forze dell’ordine e ritenuti soggetti molto pericolosi. A eseguire l’arresto, su ordine del GIP del Tribunale di Agrigento, sono stati i militari dell’Arma Carabinieri.
Vittima della presunta tentata estorsione un 48enne licatese. Secondo la ricostruzione dei militari, l’uomo aveva acquistato a credito varie dosi di cocaina, per un valore complessivo di circa 2mila euro, ma non era più riuscito a pagare il debito contratto con i suoi fornitori.
Temendo per la propria incolumità e per eventuali ritorsioni, lo stesso avrebbe deciso di raccontare tutto ai carabinieri. I militari della Compagnia di Licata hanno subito avviato le indagini, coordinate dal Pm della Procura di Agrigento, D.ssa Andreoli.
Tramite intercettazioni e pedinamenti, fanno sapere i militari, sono stati documentati incontri e richieste estorsive avanzate dai due canicattinesi. Questi sarebbero arrivati a pretendere la cessione di un terreno agricolo di proprietà della vittima del valore di circa 12 mila euro, a fronte del debito di 2 mila euro.
Da qui, poi, la misura cautelare disposta dal GIP. I due arrestati sono stati portati in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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