Ad agire dei malviventi. Un fuoristrada, una Suzuki di colore bianco, ha sfondato il vetro blindato della porta d’ingresso dell’ufficio postale.
Nella parte anteriore del mezzo era stato installato anche un ”ariete” che è servito appunto a fare la ”spaccata” alla vetrata.
Pare che i malviventi siano riusciti a rubare del denaro. Ancora da quantificare l’ammontare della refurtiva, si parla di circa 20 mila euro.
Da chiarire l’esatta dinamica dei fatti; non si esclude che la rapina sia appositamente avvenuta in un orario solito per i dipendenti dell’ufficio a caricare il Postamat di contanti. Da confermare anche l’ipotesi secondo la quale un altro complice possa avere atteso l’autore o gli autori della rapina per poi scappare a bordo di un’altra auto. Qualcuno avrebbe parlato di una Punto di colore grigio.
Immediati sono giunti sul posto i carabinieri del Nucleo operativo di Agrigento, presente anche il col. Rodrigo Micucci. La Scientifica dell’Arma ha effettuato i primi rilievi e repertato elementi utili alle indagini. All’interno della Suzuki utilizzata per compiere la rapina anche dei sacchi con dentro probabilmente sabbia e pietra per dare più stabilità al mezzo.
Utili ai fini investigativi potrebbero rivelarsi le immagini dell’impianto di videosorveglianza dello stesso ufficio postale.
Intanto l’area era stata transennata con del nastro monitore per consentire agli inquirenti di effettuare i dovuti rilievi. Il traffico veicolare di via Carlo Alberto è stato quindi reindirizzato nelle vie adiacenti .
Gli ignoti hanno operato incuranti del fatto che proprio accanto alla porta dell’ufficio postale erano in corso visite da parte di amici e parenti alla famiglia di un defunto.
Commenta articolo