È stata confermata dalla Corte di Cassazione la condanna nei confronti di un ex dirigente amministrativo dell’istituto professionale ”Archimede” di Cammarata. L’accusa per lui è quella di peculato.
Secondo gli inquirenti e i giudici ermellini il dirigente avrebbe messo a punto un meccanismo fraudolento consistente nel modificare i mandati di pagamento alla cui emissione egli presiedeva in ragione del suo ruolo di dirigente amministrativo, modificando ”sia l’entità, sia i beneficiari, attuando una canalizzazione di risorse dell’istituto a conti a lui riferibili”.
Al Tribunale di Agrigento e alla Corte d’Appello di Palermo l’ex dirigente era stato condannato a 4 anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici. Adesso la sentenza è definitiva.
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