I pubblici ministeri della DDA di Palermo, Geri Ferrara e Claudio Camilleri, avrebbero disposto perquisizioni a tappeto nei confronti dei 5 indagati nell’inchiesta, tutti favaresi, e nei confronti di Nicotra stesso, anch’egli indagato.
A entrare in azione sarebbe stata la Squadra Mobile di Agrigento; secondo quanto si legge sul portale web di informazione Grandangoloagrigento, sarebbero state perquisite case, magazzini e luoghi di lavoro nelle disponibilità dei favaresi.
Le perquisizioni riguardanti due degli indagati, attualmente detenuti, sarebbero state effettuate in carcere. Altre perquisizioni nei confronti di un terzo indagato si sarebbero estese agli uffici del cimitero di Favara.
Gli investigatori, sempre secondo quanto riportato da Grandangolo, avrebbero mirato le indagini su qualcosa di particolare. Si saprebbe cosa cercare, dunque, forse alla luce di nuovi elementi che hanno indirizzato gli inquirenti su di una pista ben precisa. ”Tanto precisa – si legge sul sito agrigentino – che gli stessi pubblici ministeri nel loro provvedimento scrivono che si potrà fare a meno delle perquisizioni se gli indagati dovessero consegnare quanto cercato”.
Tra gli oggetti sequestrati dagli agenti ci sarebbero pc e telefonini.
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