Le due auto sulle quali la Scientifica ha cercato di prelevare quanti più elementi possibili sono una Fiat Panda – ritrovata nel garage che dà in via Torino, proprio dove si verificò l’attentato, – e una Renault Modus, rinvenuta carbonizzata, successivamente, in contrada Zingarello.
Alla presenza dei legali delle parti in causa relativamente all’inchiesta sul caso, gli accertamenti sono stati mirati alla ricerca di sangue, saliva, impronte digitali, tracce biologiche e altro che si possa rivelare utile alle indagini. Nel caso della vettura carbonizzata, proprio per le sue condizioni, non ci sarebbe stato molto da fare. Più interessante invece la Panda: dagli esami svolti per quest’ultima sarebbero emerse delle impronte digitali. Non sarebbero state rilevate, comunque, tracce di polvere da sparo.
A disporre gli accertamenti il sostituto procuratore della DDA di Palermo Alessia Sinatra. La Panda ritrovata nel magazzino della vittima della sparatoria – lo stesso dove furono rilevati anche fori da proiettile lungo le mura – risulta rubata a Catania nel 2016. L’utilitaria è stata sequestrata sia dalla DDA di Palermo, per compiere appunto gli esami necessari alle indagini, sia dalla Procura della Repubblica di Agrigento che ha avviato un’indagine per riciclaggio a carico di Nicotra.
Il favarese è indagato anche per favoreggiamento personale in quanto, secondo gli inquirenti, conoscerebbe ma non avrebbe voluto rivelare i nomi dei suoi sicari. Nella lista degli indagati anche altri cinque favaresi, gli stessi che secondo gli investigatori tentarono di prendere – lo scorso 23 maggio – la vita di Nicotra.
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