La società T.U.A. s.r.l. che gestisce il trasporto pubblico locale nel comune di Agrigento ha provveduto, nei giorni scorsi, a notificare a una quindicina di dipendenti circa 60 provvedimenti disciplinari e ha, a partire dalla fine del mese scorso, licenziato in tronco 9 lavoratori.
Questo il preambolo fornito dalla segreteria provinciale della CGIL che è intervenuta con una nota in merito alla questione. Il sindacato giudica tali provvedimenti come ”pretestuosi e sproporzionati” e fatti ”bypassando norme e regole”.
”Quello messo in atto dalla società nei confronti dei suoi dipendenti – si legge nel comunicato di Massimo Raso e indirizzato all’Ispettorato Provinciale del Lavoro e alla Procura della Repubblica – è un clima di terrore del quale la CGIL ha informato sindaco, prefetto e assessorato regionale alle infrastrutture per chiedere la convocazione di un ”tavolo” in merito alla questione”. ”Il trasporto urbano ad Agrigento – scrive– si caratterizza per enormi deficienze di funzionamento, uno scadimento del servizio sia qualitativo che quantitativo, sul quale Vi chiediamo di intervenire”.
Il problema poi sussiste anche per i lavoratori che – informa il sindacato – sono costretti, ”di fatto, a fare doppi turni con oltre 15 ore di guida per sopperire alla mancanza di operatori”. Tra le denunce fatte, ci sono anche quelle del personale andato in pensione e mai sostituito e del personale di altre società del medesimo gruppo utilizzato ”con procedure di dubbia legittimità”.
”Riteniamo grave e non sopportabile – conclude il segretario generale CGIL, Massimo Raso – che un concessionario di un pubblico servizio possa mettere in campo questa serie di violazioni di norme contrattuali senza che nessuno sia in condizione di imporre uno ”stop” a tale condizione”.
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