Uno di questi, espressione della maggioranza, è l’agrigentino Roberto Di Mauro, in forza a Popolari e Autonomisti. L’altro, leader del primo partito di opposizione in sala d’Ercole, è il grillino Giancarlo Cancelleri, primo dei candidati governatore non eletti che hanno partecipato alle scorse regionali.
Gli onorevoli deputati presenti per l’elezione dei due vicepresidenti sono stati 68. Assenti infatti Marco Falcone, impegnato a Roma per impegni istituzionali, e Claudio Fava.
Di Mauro ha ottenuto 37 preferenze, due in più rispetto ai 35 appartenenti alla coalizione di maggioranza presenti in aula. 27 voti invece per Cancelleri, 7 in più rispetto a quelli garantiti dai 5 Stelle e che probabilmente provengono dal lato PD.
Gli altri voti sono andati uno a Mangiacavallo, uno a Cracolici e uno a Lupo. Una la scheda bianca.
Il nuovo quadro politico della Sicilia è ormai quasi completo: Musumeci e la sua giunta sono al governo dell’Isola, l’Ars per la prima volta passa da 90 deputati a 70, Miccichè ne è presidente, Di Mauro e Cancelleri sono adesso alla vicepresidenza. Il prossimo step sarà l’elezione dei deputati–questori e dei deputati–segretari.
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