Ci sono i filorenziani – come Beatrice Lorenzin e Fabrizio Cicchitto – da una parte, verso una lista in appoggio al centrosinistra. Altri, invece, considerano conclusa l’esperienza con il partito di Renzi, con diverse sfumature. C’è il coordinatore Maurizio Lupi che insiste nel tentare la strada solitaria, puntando a superare la soglia del 3%. Altri, come Formigoni e l’ala lombarda, tornano a strizzare l’occhio verso il centrodestra e Forza Italia.
Alfano però chiarisce a titolo personale la sua scelta: ”Io la mia scelta di campo l’ho fatta, nel cosiddetto Centrodestra non ci torno, non ci posso tornare”.
Intanto questo pomeriggio riunione tra i tre fondatori del partito Beatrice Lorenzin, Fabrizio Cicchitto, Maurizio Lupi e il vicecoordinatore Antonio Gentile. Insieme istruiranno una pratica per trovare una soluzione affinché le due coerenze interne al partito – una che guarda alla coalizione di governo, l’altra a una corsa solitaria e al dialogo con FI – possano «sopravvivere».
Il rischio concreto però è che il partito vada in ordine sparso. Con tante microscissioni. Solo il tempo potrà dare risposte.
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