A distanza di quasi due anni da quel tragico fatto, la Procura di Agrigento, P.M. Alessandra Russo, chiede il rinvio a giudizio per l’imprenditore favarese Giuseppe Schembri, 63 anni, titolare dell’impresa che si stava occupando dei lavori di ripristino dei balconi e dei cornicioni.
Il P.M. Russo contesta a Schembri l’omicidio colposo perché avrebbe provocato, ”o comunque concorso a provocare”, la morte dell’operaio.
Nel mirino del magistrato della Procura, in particolare, la cosiddetta piattaforma, vale a dire il ponteggio che è stato usato dall’operaio per salire all’altezza dei cornicioni, che non era adeguata. L’udienza preliminare, inizialmente fissata per lunedì scorso ma saltata per un difetto nelle notifiche, è stata rinviata al 6 febbraio, data nella quale il gup Stefano Zammuto deciderà se disporre il rinvio a giudizio per Schembri oppure no.
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