Ha trascorso, ingiustamente, tre giorni in carcere. Parliamo del 35enne favarese Raffaele Piazza nei confronti del quale la Corte di appello di Palermo condanna lo Stato a pagare mille euro.
Secondo la sentenza, Piazza ha dunque passato tre giorni in carcere da innocente e per questo va risarcito. Il 35enne fu arrestato il 21 aprile del 2012 con l’accusa di avere trasportato 13 chili di marijuana. Quella sera i carabinieri, informati da una fonte confidenziale, andarono al porto di Porto Empedocle per cercare un furgone – della ditta di trasporti Capraro – imbarcato per Lampedusa.
Trovato e perquisito il camion, i militari trovarono nel cassone un voluminoso involucro di plastica contenente a sua volta cinque sacchetti, accuratamente confezionati e sigillati, del peso di 2,2 chilogrammi ciascuno. I sacchetti erano pieni di marijuana, undici chili in tutto, per un ”valore di mercato” di circa 100mila euro.
A bordo del furgone c’era il favarese, per il quale il gip del tribunale di Agrigento convalidò l’arresto ma non applicò alcuna misura ritenendo che, in quel momento, non ci fossero sufficienti indizi.
Il legale difensore di Piazza, l’avvocato Salvatore Cusumano, si è dunque rivolto alla Corte di Appello di Palermo che ha stabilito il risarcimento per ingiusta detenzione, giudicata tale se si prova che l’arrestato ”non abbia dato causa con dolo o colpa grave alla detenzione”.
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