La decisione di lunedì se avviare o meno altre forme di protesta, come quella dello sciopero, coincide con il giorno del pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali. ”Noi –hanno detto gli operatori ecologici– non abbiamo nulla contro i dipendenti comunali ma vogliamo ricordare al sindaco che siamo in arretrato di 5 mesi e che non si possono fare due pesi e due misure. Tutti abbiamo diritto allo stipendio per lavori svolti”.
Pronto l’intervento del sindaco grillino Ida Carmina: ”Stiamo cercando di pagare tutti. Da settembre a ora –dice– abbiamo liquidato all’impresa tre fatture per circa 600 mila euro. Speriamo di riuscire a pagare entro fine mese un’altra fattura. Non si può innescare però –incalza la sindaca pentastellata– una guerra fra poveri. L’impresa che si occupa del servizio di raccolta ha tanti appalti. Porto Empedocle non è l’unico committente. Il Comune, inoltre, non è il datore di lavoro degli operatori ecologici mentre lo è –dice– degli impiegati comunali ”. Infine il sindaco cerca di gettare acqua sul fuoco: ”Arriveranno i fondi della Regione. Speriamo, seppur con qualche giorno di ritardo, –conclude– di riuscire a pagare tutti: impiegati comunali e impresa che, a sua volta, potrà pagare i netturbini”.
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