Questo pomeriggio, intorno alle 18, è in programma una conversazione libera sulla frana di Agrigento del ’66 presso la Farm Cultural Park. L’incontro è stato organizzato a cinquantuno anni dal tragico evento e in contemporanea con l’inaugurazione della mostra ”Agrigentérotique”, a cura di Dario Orphée La Mendola, le cui opere riflettono artisticamente su quanto accaduto nella città dei Templi dalla speculazione edilizia a oggi.
A intervenire in merito Padre Giuseppe Pontillo, il geologo Giovanni Noto, il sociologo Gaetano Gucciardo e il critico Dario Orphée La Mendola, moderati dal giornalista Michele Scimè.
Tra i temi focalizzati non mancano lo stato della Cattedrale e quello prettamente geologico dei costoni su cui insiste l’espansione urbana, le inchieste giornalistiche e gli impatti sociologici ed estetici.
La mostra ”Agrigentérotique”, fondamentalmente sperimentale e che s’ispira ai principi della permacultura, è visitabile fino a settembre e presenta tre opere allestite all’aperto che rendono il fruitore parte integrante dell’installazione, mettendolo in relazione con l’atmosfera circostante, accompagnate da una prosa di Dario Orphée La Mendola.
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