Ricorre oggi il 25esimo anniversario della morte del giudice Paolo Borsellino e dei cinque agenti della scorta.
Era il 19 luglio 1992, alle ore 16.58, quando 100 kg di tritolo, posizionati all’interno di una Fiat 126, uccise a Palermo, in via D’Amelio, il giudice. Insieme a lui anche gli agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
A sottolineare l’importanza e il profondo significato di questo anniversario è anche il sindaco Lillo Firetto: «Il 19 luglio è una data che non si può dimenticare. Ferita ancora aperta per il nostro Paese, divenuta emblema della lotta alla mafia. La testimonianza e i valori che ci ha lasciato il giudice Paolo Borsellino –dice Firetto– non appartengono al passato, bensì sono ancora oggi vivi e ardenti più che mai. Come amministrazione comunale avvertiamo una profonda vicinanza con quegli ideali e quegli intenti e pertanto sentiamo l’esigenza di ricordare coloro che per la giustizia e la legalità hanno sacrificato la propria vita».
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