Damanti, che era espressione del gruppo consiliare di Area Rinnovamento, nel rassegnare le dimissioni avrebbe rivelato che sono assolutamente irrevocabili. L’ormai ex assessore era in carica dal novembre scorso, nominato in seguito al rimpasto di giunta operato dal primo cittadino licatese. Essendo un architetto, gli erano state affidate le deleghe alla programmazione, progettazione e realizzazione di opere pubbliche, edilizia scolastica, edilizia sportiva, edilizia residenziale e popolare, edilizia turistico – alberghiera.
”L’esperienza vissuta in questi pochi mesi – scrive l’ex assessore nella lettera di dimissioni – è stata per me molto importante dal punto di vista umano e ricca di soddisfazioni sul piano amministrativo. Rimango sempre convinto che la politica sia un insieme di idee condivise allo scopo di perseguire sempre e comunque un ideale comune per il bene della collettività. Tengo a precisare che la mia decisione – conclude Damanti – ha un significato di natura politica e non personale”.
Queste dimissioni arrivano a distanza di poco più di una settimana da quelle di Vincenzo Ripellino, anche lui ormai ex assessore del Comune di Licata. Ripellino aveva le deleghe alla polizia municipale, ai beni culturali e al personale. Lo stesso era espressione del gruppo consiliare Licata Futura e aveva rassegnato le proprie dimissioni motivandole con ”l’impossibilità a proseguire l’attività di amministratore secondo i propri ideali, i propri propositi e in piena autonomia”.
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