Agli occhi dei militari –una ventina– una vera e propria armeria con tanto di laboratorio finalizzato alla fabbricazione di cartucce e all’alternazione di armi. Nello specifico sono stati trovati: 4 pistole, 3 mitragliette, un moschetto calibro 9, due carabine, una bomba a mano mod. 35, una granata da 40 mm e ancora circa 8.000 cartucce di diversi calibri e marche; decine di silenziatori e caricatori per pistole e mitragliette. I militari hanno anche rinvenuto vari strumenti per l’alterazione delle armi e per la fabbricazione di munizioni. Presenti anche una maschera antigas, un giubbotto antiproiettile e numerosi accessori per armi. Alcune di queste armi e munizioni sarebbero state trovate interrate.
Tutto il materiale è stato sequestrato e a breve le armi e munizioni verranno consegnate ai Ris di Messina per i dovuti esami balistici. Insomma bisognerà capire se queste armi, alcune di provenienza Italiana e altre con matricola abrasa, siano state utilizzare per commettere delitti oppure no.
Stamattina si è svolta una conferenza stampa al Comando provinciale dell’Arma dove sono stati illustrati alcuni dettagli dell’operazione alla presenza del comandante del Reparto Operativo di Agrigento Ten. col. Rodrigo Micucci, del comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Agrigento Giuseppe Scotto Di Tella, del capitano del Nucleo Investigativo Luca Armao, del tenente dei Carabinieri di Favara Nicolò Morandi e del procuratore Luigi Patronaggio.
Durante la conferenza i militari non hanno risposto a tutte le domande dei cronisti in quanto hanno tenuto a precisare che ci sono ancora delle indagini in corso.
L’operazione di sequestro di armi e munizioni, durata oltre 12 ore, pare non sia collegata in alcun modo ai recenti fatti avvenuti in città, quale la sparatoria di via Torino o il sequestro di armi e relativi arresti di due persone in via Che Guevara. È frutto invece di un’attività investigativa di alcuni mesi alla quale si è dato maggiore impulso dopo i fatti criminosi.
Una brillante operazione quella eseguita dai carabinieri, forse la prima in assoluto in città per numero di sequestri di armi e munizioni.
Anche il Procuratore Luigi Patronaggio si è complimentato con i carabinieri per l’eccellente operazione eseguita a Favara.
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