Un disavanzo che in questi ultimi mesi ha messo in ginocchio la città marinara, ponendo non poche preoccupazioni sia tra l’amministrazione sia tra quanti dipendono dal Comune.
Si tratta di un problema grave, sostiene Ida Carmina – sotto la cui amministrazione è stato dichiarato il dissesto dell’Ente– le cui cause sono da ricercarsi nelle precedenti amministrazioni. È di questi giorni, spiega il sindaco, una rettifica di accertamento straordinario dei residui fino al 31 dicembre 2014 con la quale sarebbe emerso come a quella data non ci fosse un avanzo di 3milioni 600mila euro – come dichiarato dalla precedente amministrazione, afferma Carmina – bensì un disavanzo di 8milioni 500mila euro.
Porto Empedocle quindi versava ormai da tempo, sempre secondo il sindaco, in uno stato di dissesto finanziario ”non ufficiale” e il perdurare di questa situazione avrebbe aggravato ulteriormente la criticità che il Comune si ritrova oggi a dover fronteggiare.
Per quanto riguarda la situazione attuale, il sindaco lancia un appello alle istituzioni per eventuali trasferimenti da parte di Stato e Regione, nonché per potere usufruire delle anticipazioni di tesoreria, al fine di pagare gli stipendi arretrati di dipendenti comunali e operatori ecologici.
Intanto entro lunedì prossimo dal Comune dovrebbero essere versate tre mensilità alle ditte che a loro volta le corrisponderanno ai lavoratori.
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