Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha provveduto nella stessa mattinata a mettere in sicurezza la zona, rimuovendo i pezzi dei calcinacci caduti sulla rotonda sottostante al viadotto – i pezzi più piccoli sono stati spostati ai bordi della strada – e chiudendo le varie entrate alla rotatoria.
Giorni addietro si erano già registrati interventi, a seguito della caduta di calcinacci dal viadotto, da parte dei vigili del fuoco per metterlo in sicurezza. A distanza di sei giorni però il problema si è ripresentato. Ecco come si presenta la parte inferiore del viadotto, con i calcinacci rimossi in alcuni punti per eliminare il pericolo e i ferri lasciati allo scoperto.
Questo è solo l’ultimo in ordine cronologico dei problemi di viabilità dovuti a viadotti che stanno interessando da diversi mesi la nostra provincia. Ricordiamo infatti le condizioni – ben più gravi – del viadotto Morandi collegante Agrigento con Porto Empedocle, chiuso al traffico dall’Anas lo scorso 16 marzo, e non ancora riaperto, per interventi di manutenzione straordinaria dopo la tempesta mediatica nazionale che aveva messo in risalto soprattutto le precarie condizioni dei suoi piloni, nei quali il cemento è scoppiato e i ferri nudi fanno bella mostra di sé; o ancora il cavalcavia Petrusa, che unisce Favara e Agrigento, chiuso lo scorso novembre e ancora parzialmente demolito. Insomma, tanti i disagi nell’agrigentino che stanno causando notevoli danni alla viabilità della provincia.
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