Cinquant’anni di industria vengono messi adesso in discussione dai ritardi della politica e dal mancato rilascio delle autorizzazioni ministeriali per la riconversione degli impianti. I 2,2 miliardi di euro che l’Eni intenderebbe investire in Sicilia prevedrebbero l’abbandono del petrolio e la produzione di bio–carburanti.
Il corteo che si è smosso per le vie cittadine e poi arrivato al Palazzo di città, dove si è svolta una seduta straordinaria del consiglio comunale.
Vediamo le interviste al sindaco di Gela, Domenico Messinese, e al presidente del consiglio comunale, Alessandra Ascia.
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