Al funzionario del Comune di Varese, riconosciuto da Israele uomo “Giusto tra le nazioni”, in mattinata sono stati dedicati un monumento e un’epigrafe, collocati nel giardino della memoria allestito in piazza della Pace.
Alla cerimonia era presente, tra gli altri, anche la nipote, la signora Daniela Marrone. Per lei era la prima volta nella città natale del nonno.
Alla presenza delle autorità guidate dal Prefetto di Agrigento Nicola Diomede gli alunni di diversi istituti scolastici hanno avuto modo di conoscere le gesta eroiche compiute dal loro illustre concittadino che, falsificando i documenti di molti cittadini ebrei, riuscì a salvargli la vita.
Per l’occasione a Favara era presente anche il coordinatore regionale dell’ANPI, Ottavio Terranova.
Calogero Marrone fu arrestato e deportato nel lager nazista di Dachau, dove morì il 15 febbraio del 1945.
Autore del monumento dedicato al favarese “Giusto tra le nazioni” l’architetto Calogero Giglia.
Subito dopo l’inaugurazione del giardino della memoria, le manifestazioni si sono spostate al castello Chiaramonte, dove si è svolto un interessante convegno.
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