L’inchiesta sembra prendere più forma dopo il servizio televisivo trasmesso dalla nota trasmissione “Ballarò” che, appunto, metteva in luce le innumerevoli commissioni consiliari (1.133 da gennaio a dicembre 2014) che sono costate alle casse del Comune all’incirca 280 mila euro.
Alcune commissioni consiliari, per quanto dichiarato da Marcello La Scala, commerciante agrigentino, componente del Meetup del M5S, duravano appena mezz’ora, sino a un massimo di un’ora e dieci minuti.
Vogliono vederci chiaro il procuratore capo Renato Di Natale e il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo.
È probabile che presto verranno ascoltati i consiglieri che hanno rilasciato delle dichiarazioni durante l’intervista televisiva andata in onda su raitre.
Ed ecco scatenarsi dure reazioni: chi chiede di sbatterli fuori e fare chiarezza, chi li chiama delinquenti e spera di vederli in galera.
I consiglieri non ci stanno e, sentitisi lesi, sembrano aver preso delle iniziative anche giudiziarie. Primo fra tutti il Presidente del Consiglio, Carmelo Settembrino.
Intanto c’è chi vuol salvare il salvabile. Il consigliere comunale di Forza Italia, Ennio Saeva, annuncia la presentazione delle proprie dimissioni dalla carica.
“Non c’è più la serenità per continuare il proprio mandato –ha commentato–. Ben venga qualsiasi azione che miri a fare chiarezza su una vicenda che ha destato l’attenzione di molti e, se ci sono delle responsabilità, che queste vengano accertate e perseguite” –conclude.
Dimissioni anche del consigliere UDC Antonino Amato. “Ritengo che non ci siano le condizioni né la serenità per continuare il nostro mandato –spiega–. Ai primi di ottobre, quando avevo proposto, dopo le dimissioni del presidente del Consiglio comunale, di ”tagliare la spina”, in vista di un periodo di vacatio venni accusato di demagogia.
Adesso devo dire che non posso condividere la vicenda dei gettoni anche da parte dello stesso Consiglio comunale, voglio essere ricordato per tutte le attività portate avanti da me come assessore prima e come consigliere, come la battaglia sulla farmacia comunale, sul poliambulatorio e il lavoro svolto sul Parco Icori. Non potendo affrontare i problemi della città, stacchiamo la spina e ne riparliamo in tempi migliori”.
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