Cinque proiettili lasciati da ignoti davanti alla porta del Comune di Santa Elisabetta.
Indagano i carabinieri del piccolo centro dell’agrigentino.
Si cerca di risalire agli autori e capire se questi siano gli stessi che hanno lasciato altri due proiettili davanti all’abitazione del dirigente del Comune, Raimondo Taibi.
Gli inquirenti hanno già sentito il sindaco, Domenico Gueli, la sua giunta, il Presidente del consiglio e alcuni impiegati.
Intanto arrivano i primi attestati di solidarietà al sindaco.
A scrivere è il Segretario Provinciale del PD di Agrigento, Peppe Zambito.
“L’azione rinnovatrice della giunta di Sant’Elisabetta, siamo sicuri proseguirà con lo stesso impegno. Non sarà certo un vile atto intimidatorio – scrive– a fermare il processo culturale messo in atto.
Gli amministratori onesti e capaci, come Domenico Gueli, –conclude– non vanno lasciati da soli, ma sostenuti con azioni concrete che impegnino la buona politica e tutta la collettività.”
Attestato di solidarietà arriva anche dal deputato nazionale del PD, Tonino Moscatt.
“L’atto intimidatorio verificatosi al Comune di Santa Elisabetta –scrive Moscatt– rappresenta un fatto grave che fa capire quanto serva il lavoro delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine per delineare, in ogni realtà provinciale, un profilo di assoluta legalità.
È un quotidiano ‘braccio di ferro’ con chi vuole continuare a mortificare la nostra terra e i comportamenti sani, per questo voglio manifestare la mia vicinanza al sindaco Domenico, alla sua giunta e a tutto il consiglio comunale. E con loro anche al dirigente Taibi, –conclude– anch’egli vittima di un atto intimidatorio persino in luoghi privati.”
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