“Il consiglio comunale di Favara si è riappropriato del proprio ruolo di controllo politico–decisionale.”
A dirlo è il consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista, Antonio Palumbo, dopo l’esito della votazione del Piano Economico Finanziario del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani 2014 di venerdì scorso.
“Qualsiasi attività amministrativa, anche la più lodevole, –dice Palumbo– non può essere presa unilateralmente e deve rispettare obbligatoriamente le leggi e i ruoli.
Il consiglio ha bocciato l’acquisto abusivo dei cassonetti che l’amministrazione aveva deciso di addebitare ai cittadini favaresi.”
Secondo il consigliere Palumbo questi contenitori sono decisamente inadatti al servizio che si vuole svolgere poiché la loro poca duttilità costituisce un grosso ostacolo alla buona riuscita della differenziata.
“Inoltre con l’approvazione del piano, con tutti i limiti e gli aspetti poco chiari, abbiamo –dice Palumbo– portato a un risparmio di circa 300 mila euro rispetto al piano dello scorso anno.
Risparmio certamente non dovuto –continua Palumbo– a un’azione dell’amministrazione, bensì alla riduzione delle spese derivanti dalla fine della gestione dell’ATO GESA AG2.”
Per il consigliere della Rifondazione Comunista i tecnici e dirigenti si sono contraddistinti in aula per il cambio di idea.
“Questi –conclude Palumbo– in sede di redazione e di studio degli emendamenti presentati dall’opposizione non avevano espresso parere negativo. In aula però qualcosa o qualcuno gli ha fatto cambiare idea, lasciandoci tutti a bocca aperta.”
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