“Il taglio delle utenze, misto a un aumento della crisi economica drammatica che riguarda ormai sempre più famiglie, rischia concretamente di sfociare in una vera e propria guerra tra poveri in cui utenti esasperati tenteranno di farsi giustizia da soli per non veder venire meno un diritto inalienabile come quello a poter usufruire del servizio idrico.”
Lo scrive in una nota la Federazione di Agrigento della Rifondazione Comunista.
“Condannando fermamente ogni forma di violenza perpetrata, perdippiù, a carico di semplici lavoratori che nessuna responsabilità hanno dell’attuale stato di cose, –scrivono– è venuto il momento che si provveda a mettere in atto interventi da parte della politica e delle amministrazioni locali per condurre a un immediato stop dei tagli, alla realizzazione di specifici interventi per le classi meno abbienti e, soprattutto, a una definitiva “marcia indietro” rispetto all’affidamento a privati delle sorgenti e dei servizi di gestione idrica.”
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