Nella tarda mattinata, la pioggia è giunta in città. Una consuetudine che certamente non ha fatto piacere ai commercianti ambulanti che speravano nell’ultimo giorno della fiera per recuperare almeno le spese.
Camminando lungo via Cicero e Di Francisca è tangibile intanto la crisi economica, con le persone che affollano la Fiera ma poche sono in realtà quelle che comprano. Basti vedere le poche persone con buste in mano.
Sono 38 in meno rispetto al 2013, complice la crisi economica e le polemiche sulla gestione della fiera di questi ultimi anni, i commercianti che quest’anno hanno fatto richiesta e ottenuto di istallare la loro bancarella. Dai 179 del 2013, il numero è sceso ai 141 di quest’anno.
Stessa sorte è toccata alla Fiera dell’agricoltura e dell’artigianato che si svolge la domenica mattina in via Agrigento, conosciuta e apprezzata fino all’ottobre 2012 per essere la “fiera degli animali” e che ha perso il suo interesse primario. Il momento era particolarmente atteso soprattutto dai più piccoli. Dai 31 espositori del 2013 si è scesi ai 17 di questa edizione.
“I grandi affari di un tempo, a Favara come del resto anche in altre fiere della Regione, non si fanno più”, questo è stato il coro unanime dei commercianti che lamentano anche la dispersività della vasta area adibita alle attività di vendita.
Da viale Ambrosini a via Cicero e Di Francisca in effetti la distanza è notevole e, a meno che gli avventori della fiera non abbiano a disposizione un bus navetta, è difficile che in molti decidano di attraversarla tutta.
Tutto ciò dopo che da oramai troppo tempo si attende la realizzazione dell’area attrezzata di ben 23mila metri quadrati per l’allestimento dell’area “fiere e mercati”, i cui lavori sono stati aggiudicati dall’unica società che nel giugno 2007 aveva presentato il progetto. La gara era stata espletata il 12 dicembre dello stesso anno, ben 7 anni fa.
Tra le rimostranze dei commercianti anche l’elevato costo del tributo richiesto dal Comune di Favara, che mediamente si aggira attorno ai 150 euro per uno stand inferiore ai 10 metri quadrati.
Discorso a parte invece per il luna park, che sembra non risentire più di tanto della crisi.
La Fiera d’Ottobre, del resto, negli ultimi anni sembra essere più un’ estensione del mercato settimanale che il tradizionale appuntamento che annualmente richiamava visitatori dai centri vicini.
L’assenza quest’anno anche di manifestazioni collaterali, poi, ha praticamente ridotto ai minimi termini l’attrattività dell’evento.
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