Assolto dall’accusa di tentata estorsione Vincenzo Cacciatore, il 50enne agrigentino accusato di avere fatto delle “pressioni” alla famiglia Adorno, che aveva acquistato all’asta degli immobili di sua proprietà.
È stata quindi ribaltata dai giudici palermitani la sentenza di primo grado che lo condannava a 4 anni di reclusione.
Il legale difensore di Cacciatore, l’avv. Giovanni Castronovo, è riuscito a convincere i giudici della quarta sezione della Corte d’Appello di Palermo della bontà dell’imputato verso la famiglia di Giuseppe Adorno, il giovane assassinato nell’agosto del 2009.
Ricordiamo che il corpo senza vita dell’uomo venne ritrovato nelle campagne di Montaperto e proprio la vicenda della vendita delle case all’asta ha rappresentato per diverso tempo per gli inquirenti il motivo del delitto.
Ricordiamo che Vincenzo Cacciatore è stato recentemente condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione per l’inchiesta “Parcometro”. Assolto invece nel processo “Nuova Cupola”.
Commenta articolo