I primi focolai sono sorti in Liberia dove nel giro di poche settimane ha prodotto più di quattrocentomila morti.
Verosimilmente il virus è trasmesso all’uomo tramite contagio animale. Il virus si diffonde tra coloro che sono entrati in contatto con il sangue e i fluidi corporei di soggetti infetti.
La febbre emorragica dell’ebola è potenzialmente mortale e comprende una gamma di sintomi quali febbre, vomito, diarrea, dolore o malessere generalizzato e, a volte, emorragia interna ed esterna.
Il tasso di mortalità varia dal 50% all’89% secondo il ceppo virale, e un trattamento tramite vaccino è in via di sviluppo.
Il virus Ebola, come dicevamo, può essere trasmesso anche attraverso attività sessuale anche dopo la guarigione. Ad affermarlo il Centro europeo per il controllo delle malattie nel report su Ebola del 6 ottobre scorso.
Il Centro aveva già raccomandato agli Stati membri UE di escludere dalle donazioni di sangue, organi, tessuti e cellule, “le persone che si siano recate negli ultimi 60 giorni nei paesi a rischio”.
Un ulteriore serbatoio della malattia è “il latte materno”.
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