Anche la Corte d’Appello di Palermo dà torto ad Alfonso Cicero, commissario straordinario del Consorzio Asi di Agrigento.
L’ing. Salvatore Callari non poteva essere licenziato dal consorzio ASI.
Come si ricorderà, l’Ing. Callari, con inquadramento di Dirigente, era stato cancellato dal ruolo del personale con contratto a tempo indeterminato in forza presso il Consorzio per un’ipotesi di illecito disciplinare.
Ipotesi di illecito che il giudice del lavoro di Agrigento aveva sentenziato dichiarando illegittimo quanto fatto dal commissario Cicero.
Ma il commissario straordinario aveva proposto appello davanti alla Corte d’appello di Palermo.
Adesso arriva la sentenza.
La corte d’appello di Palermo, Sezione Controversie di lavoro, condividendo le tesi difensive degli avvocati Rubino e La Loggia, ha respinto l’appello del Consorzio in liquidazione, confermando la sentenza di primo grado favorevole a Callari.
Il licenziamento sarebbe dovuto essere stato adottato dall’ufficio per i procedimenti disciplinari e non dal Commissario Straordinario.
Callari quindi resterà in servizio con la qualifica di dirigente e avrà diritto all’indennità in misura pari a tutte le retribuzioni perdute.
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