È stata massacrata con calci e pugni per poi essere strangolata fino alla morte. Forse ad aiutare Mirko a strangolarla un foulard.
È quanto emerge dall’esame autoptico eseguito dal medico legale Giuseppe Ragazzi, incaricato dalla Procura della Repubblica di Agrigento.
Si esclude quindi la presenza di armi in questo duplice omicidio, sfociato poi nel suicidio del giovane.
Necroscopia che è stata eseguita anche sul corpo del giovane 27enne.
Mirko Lena è morto per soffocamento dopo essersi impiccato sulla trave della mansarda con dei cavi elettrici.
Sul cadavere di Mirko sarebbero stati trovati dei campioni liquidi e tessuti biologici che sono stati presi in esame dal laboratorio.
Insomma gli inquirenti vogliono capire se il giovane, prima di uccidere l’ex fidanzata, la madre e togliersi la vita, abbia fatto uso di sostanze stupefacenti o alcool.
Ricordiamo che il fatto si è verificato a San Giovanni Gemini nella notte tra martedì e mercoledì nell’abitazione delle due donne.
Si continua a indagare per capire il movente dell’insano gesto.
Pare che la storia d’amore tra i due coetanei fosse in dirittura d’arrivo e lui non volesse rassegnarsi.
Le salme oggi stesso saranno restituite ai familiari per programmare le esequie.
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