La presenza in zona di un vero e proprio cimitero di pneumatici e rifiuti speciali di varia natura aveva indotto anche l’autorità giudiziaria a mettere i sigilli in un’area estesa circa 30 mila metri quadri.
Sequestro che successivamente venne ridimensionato per consentire il passaggio ai proprietari dei terreni limitrofi.
La pericolosa discarica aveva posto anche diversi interrogativi sulla titolarità delle competenze per le dovute bonifiche.
I rifiuti, infatti, erano stati depositati nei pressi del fiume Naro, che segna il confine territoriale tra i comuni di Favara e Naro.
Essendo però interessato dalla discarica anche il corso d’acqua, tra gli enti competenti era subentrata anche la Provincia Regionale di Agrigento.
A quasi quattro anni di distanza, nonostante gli impegni assunti dagli organi competenti, a parte qualche intervento di bonifica limitato alla fetta di terreno ricadente nel comune di Naro, dall’altra sponda del fiume nulla è stato fatto.
Sotto il ponte di C.da Malvizio si continua a scaricare qualsiasi genere di rifiuti.
Incuranti del danno che si provoca all’ambiente, alla salute, nonché alla spesa pubblica per la rimozione dei rifiuti speciali e relativa bonifica dei terreni, persone senza scrupoli continuano a depositare rifiuti a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Visto l’aumento giornaliero di rifiuti sotto il ponte è ovvio pensare che incivili scaricano indisturbati per poi magari appiccare il fuoco.
Da sotto il ponte spesso si innalzano al cielo anche delle colonne di fumo nero.
Roghi che si sviluppano probabilmente per l’esigenza, tutta illegale, di liberare spazi per poi ricollocare altre centinaia di metri cubi di rifiuti speciali, oppure per non lasciare traccia alcuna di chi li ha collocati.
Non volendo suscitare allarmismi sul rischio concreto che discariche simili provocano alla salute pubblica, invitiamo gli organi istituzionalmente competenti a intensificare i controlli sul territorio e a effettuare le dovute bonifiche.
Alle persone autrici di questi gesti, invece, diciamo di finirla, perché questo comportamento in fondo penalizza anche il loro quieto vivere.
Smaltire illecitamente rifiuti, qualunque sia la somma di denaro risparmiata, non potrà certamente ripagare la salubrità dell’ambiente, dell’aria che respiriamo e della nostra salute.
Non lamentiamoci poi se nelle nostre famiglie si verificano fatti spiacevoli. Alle volte siamo noi stessi gli autori.
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