Una decisione che ricadrà intanto sul futuro personale degli stessi consiglieri comunali, su quello dei partiti politici, che attualmente rappresentano gli stessi inquilini di aula “Falcone – Borsellino”, e soprattutto su quello delle migliaia e migliaia di persone che i consiglieri rappresentano.
Gli eletti dalla cittadinanza favarese sono chiamati a decidere se Manganella possa rimanere ancora seduto sulla poltrona di “primo cittadino” o se sia il caso che questa, per molti, triste e buia esperienza amministrativa giunga subito al termine e si ritorni alle urne.
Secondo l’art 7 della Legge elettorale regionale n. 6 del 05 aprile 2011, il sindaco e la giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dai “due terzi” del totale dei consiglieri […] dei comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti”.
Occorrono cioè 20 voti, 20 consiglieri che voteranno “sì”.
Perché la mozione potesse essere discussa doveva essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri, ossia 12 consiglieri.
Ma è approdata in aula per la scelta di tredici, uno in più del numero minimo. A sottoscriverla sono stati Giovanni Bennardo, Paolo Dalli Cardillo, Filippo Ceresi, Antonio Palumbo, Tania Sgarito, Salvatore Lupo, Rino Scalia, Salvatore Broccia, Michele Lombardo, Antonio Alaimo, Maria Vella, Giuseppe Bellavia e Antonio Fallea.
Adesso aspettandosi un’ovvia coerenza da parte di questi consiglieri, i “SÌ” saranno 12. Il 13simo, Antonio Alaimo, è attualmente sospeso dalla sua carica.
Saranno i restanti 17 consiglieri a giocare la partita. Perché la mozioni passi e si raggiunga lo scopo dei 13 firmatari la mozione, servono dunque altri 8 voti.
Chi tra Calogero Castronovo, Gaetano Caramazza,Giuseppe Nobile, Stefano Valenti, Giuseppe Rizzuto, Giacomo Distefano, Francesco Salemi, Erica Matina, Paolo Alaimo, Genny Chianetta, Gioacchino Crapanzano, Leonardo Pitruzzella, Giuseppe Milioti, Giuseppe Grova, Antonio Limblici, Pasquale Milioti e Pasquale Bottone, dichiarerà ufficialmente di essere a favore dell’operato di Manganella?
Chi invece voterà per la chiusura di quella che molti definiscono triste e buia esperienza amministrativa?
Chi cercherà di non esporsi troppo, dichiarandosi “astenuto”?
Grazie al voto di oggi, dopo 3 anni di mandato politico, si potrà capire e stabilire con precisione da che parte sta ognuno dei singoli consiglieri comunali; chi condivide o meno l’operato dell’attuale sindaco.
Dopo tre anni di mandato politico ognuno di loro un’idea se l’è fatta. La scelta sarà dunque libera e cosciente.
È giusto che tutti e 29 siano presenti per decidere il futuro proprio e quello dei propri cari; anche perché il loro mandato ha ragione d’essere proprio per garantire il buon futuro alla cittadinanza … è per questo che lavorano…
Ricordiamo che l’eventuale approvazione della mozione di sfiducia al sindaco comporta lo scioglimento anche del consiglio comunale.
In attesa dell’elezione della nuova pubblica assise e del nuovo sindaco, verrà nominato un commissario al quale sarà affidata l’amministrazione dell’Ente.
Con la mancata approvazione della mozione l’attività amministrativa proseguirà per come è stato.
Qualunque siano le volontà espresse dai 29: favorevoli alla mozione, sfavorevoli, astenuti, o peggio ancora assenti, tutti si caricheranno delle proprie responsabilità e porteranno il loro eventuale fardello politico nei confronti di anziani, adulti, giovani e bambini, finanche dei propri figli.
Sicilia TV, presente alla seduta, vi mostrerà e vi racconterà l’accaduto e i voti espressi da ogni singolo consigliere.
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