Nella caserma mancano ancora gli alloggi per le famiglie dei carabinieri in servizio e l’autorimessa.
Lavori che secondo il progettista richiedono una spesa di circa 2 milioni 150 mila euro.
L’architetto Crapanzano, in una lettera indirizzata sia alle autorità politiche che al Comando provinciale e interregionale dei Carabinieri, ricorda come allo stato di fatto, l’Ente Comune di Favara non abbia ancora sfruttato l’opportunità di completare i lavori grazie alla Legge Regionale N°1 del 3 gennaio 2012: “Riqualificazione urbanistica con interventi di edilizia sociale convenzionata. Misure urgenti per lo sviluppo economico.”
Testo pubblicato poi sulla GURS il 13 gennaio dello stesso anno e che all’art. 3 assegna al Comune di Favara una somma pari a €.3.000.000, fissando in modo chiaro e univoco l’indirizzo di spesa di questi soldi.
L’architetto Crapanzano nella sua nota riporta integralmente una voce della Legge che prevede come il finanziamento elargito dalla Regione deve essere destinato a interventi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile, ovvero interventi per il recupero edilizio, la rifunzionalizzazione e il completamento di strutture al servizio delle forze dell’ordine, comprensive di alloggio.
“In innumerevoli incontri con l’Amministrazione Comunale – afferma Antonio Crapanzano – ho avuto modo di sensibilizzare il Sindaco, Prof. Rosario Manganella, sulla necessità di effettuare una proposta nella quale porre la scelta di operare dell’amministrazione, secondo le due finalità concesse dalla legge al comune.
Procedere cioè – si legge ancora nella lettera – con l’acquisto di appartamenti già abitabili da assegnare, o di ultimare la realizzazione della Tenenza dei Carabinieri di Favara o ancora – aggiunge l’Architetto – di provvedere a suddividere la somma complessiva di €. 3.000.000 definendo quante di queste risorse impegnare a uno e quante all’altro.
Ad oggi – si chiude la lettera– non avendo avuto alcun riscontro, inoltro la presente perché ognuno dei destinatari possa dare una spinta atta a velocizzare una decisione che ritarda da tre anni.”
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