Un centinaio circa i denunciati, 17 invece sono state le misure cautelari , cinque le persone in carcere, sette ai domiciliari, tra questi anche diversi medici e professionisti. Agli altri sono stati applicati gli obblighi di firma e di dimora.
A vario titolo sono chiamati a rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e corruzione.
Alcuni professionisti avrebbero falsamente attestato un’invalidità, dando la possibilità ad altri (perlopiù dipendenti statali) di poter usufruire di agevolazioni previste dalla legge 104, ovvero permessi retributivi ai dipendenti con disabilità o che assistano familiari che ne sono affetti.
L’ordinanza è stata firmata dal Gip Ottavio Mosti su richiesta del procuratore capo Renato Di Natale, del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto procuratore Andrea Maggioni.
Tra i fermati diversi personaggi noti. Ci sono medici, professionisti, impiegati e dipendenti dell’Inps.
Avrebbero tratto in inganno le speciali commissioni provinciali che dopo le visite rilasciavano la certificazione di invalidità.
In carcere sono finiti: Antonio Alaimo, 53 anni, di Favara; Salvatore Patanè, 61 anni di Catania; Giuseppa Gallo, 61 anni di Naro; Giuseppe Candioto, 61 anni di Campobello di Mazara: Daniele Rampello, 47 anni di Agrigento; Antonino Scimè, 64 anni di Agrigento.
Ai domiciliari invece: Angelo Greco, 57 anni di Agrigento; Alfonso Russo, 65 anni di Aragona; Antonia Matina, 57 anni di Favara; Lorenzo Greco, 60 anni, di Agrigento; Giuseppe Tamburello, 63 anni di Agrigento; Giuseppe Porcello, 74 anni di Naro; Salvatore Attanasio, 58 anni di Agrigento; Gaetana Cacioppo, 60 anni di Agrigento.
Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Angelo Gallo, 54 anni di Naro; Antonino Ragusa, 47 anni di Agrigento; Piera Daniela Lo Iacono, 48 anni di Agrigento; Emilio Attanasio, 23 anni di Agrigento; Gianfranco Pullara, 71 anni di Agrigento.
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