Le organizzazioni sindacali di categoria CGIL, CISL e UIL hanno indetto per cinque giorni l’assemblea dei lavoratori.
I motivi della protesta vertono sul futuro occupazionale dei 244 dipendenti stagionali e dei 270 lavoratori a tempo determinato.
Posto di lavoro messo a rischio dalla riforma in Sicilia dei Consorzi di Bonifica.
Gli operai chiedono altresì il pagamento degli stipendi che nel caso degli stagionali sono fermi a quello percepito lo scorso mese di dicembre.
Per i dipendenti a tempo indeterminato invece le spettanze arretrate sono quelle dei mesi di giugno, luglio e agosto.
Indispensabile per l’economia agricola è il lavoro svolto dai Consorzi di Bonifica che disciplinano il sistema di irrigazione dei campi.
L’assemblea dei lavoratori è iniziata questa mattina dalle ore 07:30 alle ore 09:30 e si ripeterà in tutte le sedi del consorzio anche domani e nelle giornate di lunedì, martedì e mercoledì prossimi.
Nelle due ore di stop verrà interrotta la fornitura idrica per l’irrigazione dei campi con i prevedibili disagi per le aziende agricole.
Agricoltori che comprendono i disagi dei lavoratori e si schierano al loro fianco.
Intanto per lunedì prossimo una delegazione di lavoratori si recherà alle ore 11.00 nella sede direzionale del Consorzio di Bonifica per un incontro con i vertici del Consorzio stesso.
La protesta agrigentina non è isolata.
La salvaguardia del posto di lavoro è priorità anche in tutti gli altri Consorzi di Bonifica dell’isola.
La situazione più grave al momento sembra essere quella di Catania dove nei giorni scorsi, a causa della mancata copertura finanziaria, si sono effettuati diversi licenziamenti.
Non si esclude nei prossimi giorni un inasprimento di protesta da parte degli operai del Consorzio di Bonifica AG3 qualora le assemblee non portino i frutti sperati.
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