Il partito della Rifondazione Comunista di Favara interviene in merito alla recente votazione del consuntivo 2013, regolamento IUC e aliquote Tasi.
“Questa ennesima convocazione del consiglio comunale per l’approvazione del conto consuntivo 2013 –scrive il segretario, Francesco Giancani– ha offerto oggettivamente uno spettacolo indecoroso a tutti i nostri concittadini”.
L’opposizione durante i lavori del consiglio comunale aveva proposto degli emendamenti volti a salvaguardare le tasche dei cittadini, due dei quali sono stati bocciati.
“Sul regolamento IMU –scrive Giancani– avevamo proposto di assimilare all’abitazione principale l’immobile dato in comodato d’uso gratuito ai figli–genitori con la conseguente applicazione dell’aliquota minima dello 0,5 per mille.
L’altro emendamento bocciato riguardante la TASI prevedeva varie detrazioni scaglionate in base alla rendita catastale ed inoltre riduzioni di un terzo al netto delle detrazioni per quei fabbricati occupati da soggetti che risiedono o abbiano la dimora per più di sei mesi l’anno all’estero”.
L’emendamento presentato e votato favorevolmente è stato invece quello dell’abbattimento del 60% sul pagamento della TARI a tutte quelle abitazioni che si trovano a più di 500 metri di distanza dal primo punto di raccolta della spazzatura.
“Ancora una volta, la maggioranza –dice Giancani– ha dato prova di essere ostaggio della volontà del sindaco e di alcuni dirigenti rinunciando a svolgere il proprio ruolo di garanti dei cittadini, limitandosi a legittimare di volta in volta le scellerate scelte del sindaco.
Favara grazie a loro è uno dei pochi paesi d’Italia ad aver applicato il massimo delle tariffe senza aver previsto detrazioni.
Tutto questo –conclude– non per salvare l’Ente o i dipendenti ma semplicemente per finanziare la quotidiana cattiva amministrazione di questo sindaco”.
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