94 sono gli avvisi di notifica che i magistrati palermitani hanno inoltrato a 83 esponenti politici, sia del passato che dell’attuale legislatura e a 11 fra consulenti, tecnici e dirigenti.
Negli avvisi di proroga la Procura palatina ipotizza per gli onorevoli il reato di peculato.
Secondo i magistrati, gli onorevoli avrebbero utilizzato soldi pubblici per spese personali.
Tra i parlamentari regionali coinvolti nell’inchiesta ci sono anche il Presidente dell’ARS, Giovanni Ardizzone, il suo predecessore, Francesco Cascio, e l’ex Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo.
Sette invece sono gli onorevoli agrigentini coinvolti, ovvero: Salvatore Cascio, Michele Cimino, Giovanni Di Mauro, Luigi Gentile, Vincenzo Marinello, Giovanni Panepinto e il compianto Giacomo Di Benedetto.
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