Sequestrate 28,6 tonnellate di metallo e due aziende. Indagate quattro persone.
Questo è il bilancio dell’operazione ordinata dalla Procura della Repubblica di Messina e condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta.
Si tratta del maggiore quantitativo di “oro rosso” sequestrato in Italia nel corso di una sola operazione.
Le indagini dei Carabinieri nisseni si sono concentrate sull’ organizzazione che, grazie all’ausilio di due società messinesi, organizzava la raccolta del rame rubato in tutto il territorio regionale.
Il materiale poi a bordo di camion dalla Sicilia partiva alla volta del Nord Italia per il processo di fusione e reimmissione in commercio.
In manette i fratelli Alberto, Luciano e Antonio Di Blasi, gestori della “Messina Metalli” e Lucia Spadaro, titolare della “Metal Rottami srl”, tutti titolari di aziende del settore di metalli e rottami.
Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e per avere gestito a monte e a valle la filiera dell’organizzazione finalizzata ai furti e poi al successivo reimpiego del prezioso metallo.
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