Ad aula Falcone e Borsellino approda per la settima volta in poco meno di un mese il Conto Consuntivo 2013.
Al vaglio della pubblica assise cittadina anche l’Approvazione del Regolamento per l’applicazione dell’imposta unica IUC; IUC Anno 2014 e Aliquota tributi servizi indivisibili (TASI).
Una seduta voluta e decisa per stasera dopo la conferenza dei capigruppo riunitasi giovedì scorso.
Sicuramente i delicati punti all’ordine del giorno hanno indotto i “responsabili politici” a fare in fretta.
Una seduta convocata di sabato sera però, economicamente influisce maggiormente sulle tasche dei cittadini.
Aggravio di spesa dovuto all’apertura straordinaria del Palazzo di Città.
Ricordiamo che nel corso della seduta scorsa il Conto Consuntivo era stato bocciato.
Dei dodici voti utili alla sua approvazione l’Amministrazione Comunale ne aveva ottenuti solo 10, quelli dei consiglieri: Alaimo Paolo, Chianetta, Rizzuto, Valenti, Castronovo, Milioti Giuseppe, Limblici, Milioti Pasquale, Bottone e Caramazza.
A dire no erano stati invece i consiglieri: Vella, Fallea, Scalia, Lupo, Broccia, Bellavia, Sgarito, Alaimo Antonio, Palumbo e Ceresi.
3 gli astenuti: Nobile, Di Stefano e il Presidente Pitruzzella.
Probabilmente saranno proprio i consiglieri comunali che non avevano espresso nessun voto a essere questa sera determinanti per giungere all’approvazione dello strumento finanziario.
Il Conto Consuntivo 2013 è stato possibile riportarlo in aula, dopo la bocciatura, perché l’amministrazione comunale si era impegnata ad apportare qualche modifica.
Ovviamente approvarlo significa non andare a casa. Un voto negativo scioglierebbe il consiglio comunale.
Per quanto riguarda la mozione di sfiducia al sindaco presentata da 13 consiglieri comunali se ne parlerà con molta probabilità a fine mese.
Affinché la mozione vada in porto occorrono 20 voti favorevoli, numeri che sembrano non esserci in consiglio.
Intanto c’è aria di nuova giunta, uomini e donne che vogliono spendersi per la città.
Speriamo che sia la volta buona….perché la città è stanca di essere bistrattata da una classe politica–amministrativa miope e mediocre.
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