Ieri sera ad esempio, per la quinta volta i 30 membri di Aula Falcone e Borsellino erano chiamati ad approvare il Conto Consuntivo 2013. Strumento finanziario che, a causa dei ritardi sulla sua adozione, ricordiamo essere stato commissariato dalla Regione.
Non curanti del grave deficit finanziario dell’Ente, nell’ambiente seminterrato del Palazzo di Città la seduta è nuovamente caduta per mancanza di numero legale, con ulteriore aggravio di spesa per i cittadini che dovranno pagare circa 10 mila euro tra gettoni di presenza, energia elettrica e spese per il personale delle cinque sedute andate a vuoto.
Un vecchio detto popolare forse riesce meglio di ogni altro termine a indicare la condotta che ben si addice alla maggior parte di questi rappresentanti politici: “Unnannu russura”.
Oltre ai soldi che i favaresi pagano ai consiglieri, bisogna aggiungere anche quelli destinati al Commissario inviato dalla Regione le cui spese sono a carico del Comune.
Ma quando si tratta di denaro pubblico, i membri di Aula Falcone e Borsellino non badano a spese!!!
Gli abitanti favaresi, nel tempo e in ogni luogo, si sono fatti apprezzare per la loro generosità.
Nel caso dei politici locali, la collettività ha regalato loro la possibilità di lavorare nell’interesse della città, o per il bene della città, come si usa dire in tutte le campagne elettorali.
Intanto a Favara continuano le emergenze: cimitero senza loculi e carenza idrica sono ad esempio solo due dei frutti della pessima gestione politica del territorio. A questi si possono aggiungere tanti altri problemi ma l’elenco sarebbe troppo lungo e rischieremo di annoiarvi.
Pazienza, tanto stasera ad Aula Falcone e Borsellino la storia si ripete, la pubblica adunanza proseguirà, anzi forse inizierà i lavori, e se il Conto Consuntivo non passa, che fretta c’è, si approverà entro i termini imposti dal Commissario.
Mica saranno così irresponsabili da rinunciare al privilegio di lavorare per “il bene della città”.
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