È emergenza loculi al Cimitero Comunale di Favara.
Ritardi nella realizzazione di una nuova sezione da 100 posti e la ricostruzione di una sezione economica nella parte più remota del camposanto hanno lasciato il cimitero senza neanche un posto dove seppellire i defunti.
Lo scenario che si prospetta al Cimitero di Piana Traversa, per i prossimi due mesi, potrebbe essere quello di avere un numero elevato di bare accatastate nella Cappella, o in altri locali, in attesa poi di essere tumulate nelle sezioni da ultimare.
Un problema grave che investe l’intera collettività, frutto evidente dell’improvvisazione nella gestione e organizzazione della Cosa pubblica. Una vergogna! Come si può arrivare a questo punto? Perché non si riesce nemmeno a prevedere che c’è gente che morirà e che il numero delle nicchie è alla fine?
Davanti al grave problema sollevato giorni fa da qualche forza politica, il Sindaco di Favara, in una nota apparsa ieri sulla home page del sito internet dell’Ente, conferma che nel suo comune non ci sono più loculi, specificando che per effetto della Legge Bassanini l’amministrazione in carica impartisce esclusivamente gli indirizzi politici e che le funzioni burocratico–amministrative sono affidate in toto ai dirigenti e/o ai responsabili delle Posizioni Organizzative.
In pratica il primo cittadino, adesso che la frittata è fatta, cerca di scaricare la colpa sui dirigenti comunali, gli stessi dipendenti che ogni anno, come qualche mese fa, vengono invece premiati con dei bonus economici proprio per avere raggiunto gli obiettivi che la stessa Amministrazione Comunale si prefigge.
“Sono fortemente amareggiato dell’atteggiamento di tutti coloro i quali, a vario titolo, hanno gravi responsabilità sull’accaduto che, inevitabilmente, arrecherà pesanti disagi alla cittadinanza” – scrive.
Ma che fine ha fatto l’assessore ai cimiteri? Ci chiediamo. E visto che si è dimesso il 7 gennaio 2014, ossia 8 mesi fa, perché non è stato sostituito? I suoi incarichi assessoriali non li ha presi direttamente il sindaco?
E i componenti della III commissione comunale (quella alla “Solidarietà e Sicurezza sociale, Sanità e Annona), se riunioni hanno fatto … di cosa hanno parlato?
Manganella promette fuoco e fiamme.
Utilizzando tutti gli strumenti consentiti dalle leggi e dai contratti collettivi nazionali di lavoro vigenti, proclama nella sua nota di aver dato mandato di verificare, mediante un’indagine conoscitiva interna, se sussistono i presupposti per l’apertura di un procedimento disciplinare a carico di ogni eventuale soggetto ritenuto responsabile, a qualsiasi titolo, di questa emergenza che evidentemente, con tanta leggerezza, sottolinea lo stesso, non è stata adeguatamente considerata da qualche a mese a questa parte.
Il mandato è stato affidato al Segretario Comunale Amorosia, lo stesso che però a giorni lascerà l’Ente.
Ma un buon padre di famiglia, che per di più al cimitero in questo ultimo periodo sarà probabilmente andato più volte proprio nell’ultima sezione costruita, è possibile che non si sia accorto che proprio accanto non era ancora stata eretta quella nuova e che i loculi stavano finendo?
Per alleviare quanto più possibile i disagi alla cittadinanza il sindaco annuncia che chiederà un ulteriore sforzo agli addetti alla costruzione, al fine di ridurre i tempi di consegna dei nuovi loculi. Ma purtroppo è vero che una volta ultimata la costruzione occorrono almeno ulteriori 28gg per la stagionatura, più il tempo necessario per il collaudo.
Ma come faranno gli operai a completare i lavori in fretta se prestano la loro attività per sole 4 ore al giorno?
Dal comune dicono di non aver soldi per pagare lo straordinario mentre proprio in questi giorni si è proceduto a pagare gli incentivi ai dirigenti.
Ma i soldi che i cittadini pagano per la concessione dei loculi che fine fanno?
In una delle due sezioni, come si nota inoltre dal cartello esposto sul luogo dei lavori, per ultimarli ed essere in regola, i lavoratori hanno tempo, pensate, fino al prossimo 15 gennaio 2015.
Un periodo abbastanza lungo che porta il paese nel pieno dell’emergenza sanitaria. Come risaputo, una volta sopraggiunta la morte il cadavere è sottoposto a processi chimici che implicano necessarie protezioni e sicurezze. Tutto ciò senza considerare il rispetto dovuto alle salme e ai familiari colpiti dal lutto.
Solo a titolo di cronaca ricordiamo che, in passato, ed è storia proprio del comune di Favara, qualche assessore ha perfino rassegnato le proprie dimissioni per problemi di ben meno gravità.
Giusto è cercare il colpevole com’è giusto che chi sbaglia deve pagare, ma doveroso è anche riconoscere le proprie colpe e fare un passo indietro visto che non si riesce evidentemente a mantenere la promessa fatta alla città di essere in grado di amministrare o controllare …
Consiglio rivolto a 360 gradi.
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