Le ditte, in pratica, avrebbero assunto il personale avendo però il solo scopo di riscuotere gli indennizzi erogati dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per disoccupazione agricola, malattia ed anche in alcuni casi per la maternità.
Un sistema che secondo le fiamme gialle avrebbe provocato danni all’INPS per oltre 400 mila euro.
Le indagini sulle aziende cosiddette “cartiere” erano state avviate nello scorso mese di Gennaio.
Secondo quanto emerge dalle indagini, le tre imprese, oltre a non aver mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi, non avevano mai posseduto, acquistato o affittato né terreni agricoli né macchinari per la coltivazione o la raccolta di frutta o ortaggi.
I responsabili delle ditte e i 133 falsi braccianti agricoli sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Agrigento. Le accuse sono a vario titolo di falso e truffa aggravata.
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