L’area ubicata al confine tra le Province di Catania ed Enna grazie alla abbondante presenza d’acqua si è prestata bene alla coltivazione della Cannabis Indica.
150 sono state le piante scoperte, alcune delle quali di altezza poco inferiore ai 4 metri.
Tutto era stato organizzato in modo scrupoloso, con la realizzazione dei terrazzamenti del terreno e i relativi impianti di irrigazione.
La piantagione è stata scoperta grazie al monitoraggio aereo effettuato dagli elicotteristi dello squadrone cacciatori di Calabria e da quelli del 12° Nucleo di Catania
Il sostituto Procuratore della Repubblica di Catania, Marco Bisogni ha disposto l’estirpamento delle piante e il relativo sequestro.
Da una stima effettuata dai militari agli ordini del Capitano Marco Montemagno,
la sostanza stupefacente, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato ai coltivatori circa 150 mila euro e probabilmente sarebbe stata destinata al mercato catanese.
Un campione della sostanza sequestrata, circa 8 kg, è già stata analizzata e dagli accertamenti di laboratorio sarebbe emerso un elevato principio attivo nelle piante di cannabis indica.
Alle operazioni hanno partecipato anche i Carabinieri del nucleo Cinofili di Nicolosi.
In attesa che il magistrato disponga la distruzione delle piante, continuano serrate le indagini dei militari della Compagnia di Nicosia volte ad individuare i responsabili della piantagione.
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