Il Governatore della Regione Rosario Crocetta ha firmato ieri a Palermo il testo, fortemente voluto dall’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia, di cui è presidente l’imprenditore bivonese Ignazio Cutrò.
Presenti a Palermo tra gli altri anche il Senatore Beppe Lumia, lo stesso Ignazio Cutrò ed il ristoratore palermitano Vincenzo Conticello, che come l’imprenditore di Bivona ha detto no al racket delle estorsioni.
In sostanza la legge che era stata approvata lo scorso 31 Luglio all’ARS prevede l’assunzione negli uffici della Pubblica Amministrazione dei Testimoni di Giustizia.
A breve quindi, gli imprenditori che in Sicilia hanno denunciato i propri estortori, potranno presentare alla Regione un’istanza di assunzione.
La legge comunque, dovrebbe arricchirsi di un emendamento che prevede l’estensione dei benefici previsti anche ai parenti di primo grado dei testimoni di Giustizia.
Soddisfazione esprime in merito il Presidente dell’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia Ignazio Cutrò.
Quest’ultimo, all’indomani della notifica del testo, ammette di essere stato più volte titubante sul varo della legge stessa.
“E’ un grande risultato – dice Ignazio Cutrò – ma sarà ancora più grande – ha aggiunto – quando le istituzioni politiche scongiureranno il fallimento delle imprese sane che hanno deciso di intraprendere un percorso di legalità non piegandosi al pizzo”.
Commenta articolo