Secondo i familiari dell’ex segretario comunale di Canicattì Italo Di Maria, l’uomo è deceduto per causa di servizio e proprio per questo hanno chiesto un milione e mezzo di euro, a titolo di risarcimento, all’Ente Comune.
La richiesta della vedova e dei tre figli sarebbe stata motivata dallo stress psicoficiso accumulato dall’uomo guidando la burocrazia del Comune di Canicattì.
Di Maria morì nel luglio del 2002, mentre si trovava nel corridoio del Tribunale di Palermo dove era in attesa di partecipare all’udienza che lo vedeva parte lesa in un processo per calunnia e diffamazione.
Adesso sarà il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento a pronunciarsi sulla richiesta dei familiari.
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