Sono stanchi delle incertezze gli abitanti di Favara Ovest che ieri, in circa un centinaio, si sono presentati ad Agrigento per parlare con il loro nuovo sindaco, Marco Zambuto. Era presente anche il sindaco Manganella.
Circa 2.000 favaresi hanno scoperto solo da pochi giorni di essere diventati cittadini agrigentini. Sono stati trasferiti d’ufficio, a loro insaputa.
La quarantennale questione ha subito una repentina accelerazione a seguito dell’ultimo censimento, quello del 2011, che ha registrato le 400 famiglie residenti di fatto nel territorio di Agrigento, producendo quindi conseguenze definitive agli abitanti di quelle zone.
Già in quel periodo Zambuto e Manganella erano rispettivamente sindaci di Agrigento e Favara.
In tanti pensavano che gli iter politici e burocratici di ridisegnazione dei confini fosse stato completato dai comuni interessati, invece così non è stato … e oggi circa 2.000 cittadini di fatto favaresi si sono visti catapultare ad Agrigento.
Tutto il lavoro portato avanti ufficialmente fino a dicembre 2012, a poco fin’ora è servito. Pare si sia arrestato, si dice, per qualche problema legato ai dipendenti comunali.
Per il completamento della procedura di ridisegnazione dei confini non manca quindi solamente il referendum previsto per legge, ma le carte non sono nemmeno state inviate a Palermo perchè non pronte.
Manca la parte più importante, quella della definizione vera e propria dei confini da parte dei Comuni di Favara, Agrigento e Aragona con l’atto di cessione reciproca di parte dei territori.
Inutile dire che tra i tre comuni, quello che avrebbe dovuto avere più a cuore la vicenda, doveva proprio essere quello di Favara: rischiava di perdere, come di fatto è accaduto, ben 400 famiglie.
Tralasciamo al momento di parlare dei gravi danni che questa situazione porterà adesso ai cittadini favaresi che continueranno a risiedere a Favara, occupiamoci al momento dei nuovi agrigentini che intanto vorrebbero sapere come comportarsi; a chi corrispondere i tributi e da chi pretendere i servizi.
Fermo restando che tutto sarà chiarito con i prossimi incontri tra Sindaci, dirigenti e delegazione di abitanti di Favara Ovest, ecco le prime istruzioni per l’uso:
intanto i residenti di Favara Ovest sono a tutti gli effetti cittadini agrigentini, le tasse devono quindi essere pagate ad Agrigento. Nelle more però della rettifica definitiva dei confini che ridarà la cittadinanza favarese alle circa 400 famiglie interessate, si stipulerà una sorta di convenzione tra il Comune di Favara che continuerà a dare i servizi, e il Comune di Agrigento che incasserà i tributi che girerà però a Favara. Certo, la situazione non è così semplice, tutto è ancora in discussione.
Per quanto riguarda la frequenza dei bambini nelle scuole e il medico di base, nessuna legge obbligherebbe la modifica di quanto attualmente in uso.
Domani mattina ad Agrigento ci sarà già il primo incontro per cercare la migliore soluzione per risolvere il problema delle vie di residenza imposte dal Comune di Agrigento ma che risultano essere diverse da quelle da tutti conosciute e indicate nella toponomastica stradale.
Tra le ipotesi lanciate nell’incontro di ieri c’è l’annullamento del nome delle vie imposte da Agrigento o la rinomina di quelle vie di Favara Ovest al fine di renderle uniche ed evitare incongruenze, sia che ricadano nel territorio del comune di Favara sia che ricadano in quello di Agrigento. Questa soluzione risolverebbe il problema di Via Ugo La Malfa.
All’incontro di domani parteciperà anche una delegazione dei residenti della zona di Favara Ovest.
Solo dopo aver sciolto questi nodi, si potrà decidere se, e quando, far cambiare carta di identità, patente e passaporto ai residenti, che intanto per i principali certificati che di norma rilascia il proprio Comune di residenza, potranno invece recarsi all’ufficio anagrafe di Favara dove sarà presente anche un impiegato comunale di Agrigento distaccato per questo periodo.
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