Dopo oltre due settimane di stop, la T.A.C. dell’Ospedale San Giovanni di Dio torna in funzione. I tecnici dopo tre giorni di lavoro sono riusciti a far ripartire l’indispensabile apparato diagnostico il cui blocco aveva causato disagi non solo ai pazienti ma anche alla stessa azienda ospedaliera su cui indaga la Procura della Repubblica di Agrigento per due distinti presunti casi di malasanità, ovvero quello relativo alle conseguenze post parto della giovane agrigentina Maria Grazia Palumbo e del decesso del Rag. Salvatore Calzarano di Favara. Ancora off limits invece la risonanza magnetica collocata in un’ala dell’Ospedale dichiarata a rischio, poiché costruita con cemento depotenziato. I lavori di consolidamento della struttura potrebbero essere completati entro la prossima estate. Quindi fino ad allora, il servizio di risonanza magnetica dell’Ospedale San Giovanni di Dio non sarà disponibile.
Agrigento. Riparte la T.A.C. dell’Ospedale San Giovanni di Dio ma per la risonanza magnetica si deve ancora aspettare
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