Giuseppe Centorbi il 42enne contadino licatese autore nel 2011 della strage di Butera è stato condannato alla pena dell’Ergastolo. La sentenza di carcere a vita è stata emessa al Tribunale di Gela dove s è svolto il processo. Fu una vera è propria missione punitiva quella compiuta da Centorbi il 21 Giugno del 2011. Per conflitti legati a questioni di confini territoriali il contadino licatese sterminò la famiglia Militano . Sotto i suoi colpi di arma da fuoco caddero, il capofamiglia, Filippo Militano di 52 anni, freddato mentre arava il Campo di C.da Disusino a Butera e il figlio Salvatore di 13 e la moglie Giuseppa Carlino di 45 anni barbaramente assassinati all’interno del casolare di campagna. Per Centorbi i legali difensori avevano chiesto la perizia psichiatrica che però avrebbe accertato la capacità di intendere e di volere del 42enne.
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