“Attratta dai suoni provenienti dal Megafono, la pecorella smarrita tornò all’Ovile, finendo per belare contro chi gli aveva dato ristoro durante la carestia e riconsegnandosi camaleonticamente alle proprie inconfutabili origini”. Questo è l’incipit della nota del Movimento Politico – Culturale “Ri – Pensare Favara” in seguito al soladizio politico tra i movimenti “Primavera Favarese” ed il “Megafono” del Governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. Per l’ideatore di Ri – Pensare Favara, ovvero l’ex Presidente del Consiglio Comunale , Luca Gargano e per l’attuale consigliere, Filippo Ceresi, la decisone intrapresa dal Sindaco dovrebbe far riflettere l’opinione pubblica. Gargano e Ceresi nella nota pongono l’accento sul comportamento del Sindaco, eletto, ricordano, per il rotto della cuffia e che secondo quanto scritto da Ri – Pensare Favara, continua a farsi gioco della Città. Mentre Favara sprofonda nei disservizi – si legge nella nota – mentre le imprese e le attività commerciali si arrendono una dietro l’altra sotto il dilagare della crisi, il Sindaco che fa? – si chiedono Ceresi e Gargano – Si premura – scrivono – di consolidare la sua poltrona andandosi a consegnare al Presidente della Regione. Dinanzi al totale fallimento del Sindaco Manganella – si chiude la nota – l’unico sussulto di dignità che la classe politica favarese può oramai manifestare è la presentazione e l’esitazione della mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino”.
Ri – pensare Favara pensa alla sfiuducia del Sindaco Manganella
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