Nonostante il trascorrere del tempo, due sono le tradizioni a cui i cittadini di Favara non possono rinunciare, l’agnello pasquale e la minestra di San Giuseppe, occasioni queste che legano fede e devozione popolare e che si tramandano da padre in figlio. Da Domenica scorsa in Città hanno preso inizio i festeggiamenti in onore del Patriarca, e come sempre, ogni sera, il simulacro pellegrino del falegname di Nazareth, gira per i quartieri cittadini dove ad accoglierlo ci sono i banchetti votivi allestiti dalle famiglie che per intercessione di San Giuseppe hanno ricevuto una grazia. Protagonista indiscussa dei banchetti è la tradizionale minestra di legumi, preparata in strada nei cosiddetti “callaruna”. Metodo di cottura che richiede un tempo lunghissimo ma che rende la minestra decisamente più saporita. Tra le particolarità di quest’anno, segnaliamo il ritorno in Città delle “Fanare”, le torce artigianali che fino agli anni settanta illuminavano le processioni del Patriarca.
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