E’ ancora vivo nella mente dei cittadini naresi il ricordo dell’esperienza cinematografica vissuta dal centro barocco in occasione delle riprese del Film “La scomparsa di Patò” del regista Rocco Mortelliti. Film tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore empedoclino, Andrea Camilleri. Pellicola che segna, tra latro la prima trasposizione cinematografica di un romanzo del padre letterario del commissario Montalbano e che coinvolgendo nelle riprese l’intera popolazione, ha trasformato la Città di Naro nella Vigata teatrale decandata da Camilleri ed immaginata dagli sceneggiatori del Film. Partecipazione talmente sentita che l’Amministrazione Comunale di Naro, ha intitolato un anfiteatro urbano proprio ad Antonio Patò. Alla cerimonia di intitolazione erano presenti tra gli altri anche il Sindaco di Naro, Pippo Morello, il regista Rocco Mortelliti e Rino Schembri, docente di Storia del Cinema dell’Università di Palermo. Anfiteatro Patò, ubicato nella Villa Matteotti, che è stato imprezziosito anche di una scultura mista in ferro e ceramica, opera dell’artista Miriam Pizzimento, che immortala i volti del protagonista del Romanzo, Patò e del suo creatore ovvero Andrea Camilleri. Presente a Naro anche la figlia di Andrea. La manifestazione voluta dall’Amministrazione Comunale si è chiusa con la proiezione del film.
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