La risposta di Zambuto non tarda ad arrivare. In una lettera inviata a Palermo sia allo stesso assessorato nonché al Governatore della Regione Lombardo ed al Dipartimento di Protezione Civile, racconta la vicenda dal 2010 allo stato attuale.
“Ho precisato alla Regione lo ‘stato dell’arte’ – dice Zambuto – ho fatto presente al nuovo Assessore al territorio ed ambiente la storia degli interventi compiuti, che probabilmente, a causa dei continui cambi, non gli sono ben presenti.
E non vorrei – prosegue il sindaco – che dietro alle sollecitazioni per poter spendere i soldi che l’apposita delibera della Giunta Regionale aveva destinato per il risanamento del Duomo di Agrigento e della collina non ci sia la subdola volontà di distrarre i finanziamenti per altri scopi e per altri territori”.
Non è quindi un quadro ottimistico quello prospettato dal sindaco Zambuto, che attende la fine delle analisi geologiche della collina e quelli strutturali per il Duomo che non si ultimeranno prima di altri quattro mesi, ad Ottobre.
Opere di analisi e monitoraggio, precisa il primo cittadino agrigentino, richieste dal dipartimento regionale di protezione civile e compiute in collaborazione tra diversi enti istituzionali, come l’Università di Palermo e gli uffici del Genio Civile.
In merito alla grave situazione della Cattedrale, chiusa da diverso tempo al pubblico, in un brano della lettera di Zambuto si legge come le letture ai fessurimetri elettrici e manuali, collocati sia nel Duomo che nei fabbricati viciniori, dal settembre 2011 al luglio 2012 abbiano registrato una velocità costante di progressione di circa 1 mm al mese, prefigurando scenari di rischio notevoli.
In Conclusione, tenendo conto anche della necessità di tutelare i beni artistici e monumentali agrigentini, il Sindaco ha precisato all’Assessore Aricò come: ”definiti gli ulteriori studi geologici e strutturali in corso, si debbano immediatamente avviare le progettazioni per il consolidamento del versante della collina e degli ipogei che minano la stabilità di alcune parti del centro storico, per la messa in sicurezza ed il consolidamento del Duomo e dei fabbricati coinvolti oltre alla realizzazione di una via di fuga dalla collina stessa”.
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